I nuovi modelli organizzativi emersi durante l’emergenza possono dunque essere considerati come complementari al workplace tradizionale. L’importante è che vengano definiti, ancora più chiaramente di prima, obiettivi e percorsi in modo che le persone conoscano con precisione il proprio ruolo all’interno del processo. Le
tecnologie sono ovviamente un potente alleato di questo nuovo modo di lavorare, consentendo ai dipendenti di collaborare ovunque si trovino e di conoscere i progressi compiuti dal team nell’implementazione dei progetti. Possiamo dire di essere entrati nell’era del
lavoro ibrido in cui si alternano remote working e presenza in ufficio. Anche se attualmente non tutti i dipendenti delle aziende europee sono rientrati, questo è indubbiamente il cammino che ci consente di esprimere al meglio la nostra natura sociale e di essere più efficaci nello svolgimento del nostro lavoro.