Il consumatore alle aziende: dimmi come gestisci i miei dati personali e ti dirò se acquisterò ancora da te
Da una nuova ricerca Ricoh emerge come i consumatori europei chiedano alle aziende trasparenza nella gestione dei dati personali. Da Ricoh tre consigli per rispondere a questa richiesta e prepararsi allo stesso tempo al nuovo GDPR.
A cura di Javier Diez-Aguirre, Vice President, Corporate Marketing, CSR & Environment di Ricoh Europe
“Forse le persone dimenticheranno quello che hai detto, ma non scorderanno mai come le hai fatte sentire”. Questo aforisma è particolarmente vero nell’ambito del Customer Service: i clienti ricordano sempre come il proprio interlocutore li ha fatti sentire ed è quindi la qualità dell’interazione a determinare il successo di un’azienda.
Una linea molto sottile
Il 70% dei consumatori coinvolti in una ricerca Ricoh afferma che le migliori aziende sono quelle che li trattano come singoli individui e che rispondono puntualmente alle loro esigenze. Allo stesso tempo, l’89% del campione afferma di essere disposto a interrompere tutte le relazioni con un’azienda, se questa dovesse diventare troppo invadente. La linea tra “attenzione al cliente” e “invadenza” è quindi molto sottile e occorre prestare attenzione.
Per le Pmi questo rappresenta una grande opportunità dal momento che per loro può essere più semplice comunicare personalizzando le comunicazioni e mantenendo un “tocco umano”.
Gestire la privacy nell’epoca della personalizzazione
Come emerge dalla ricerca, per i consumatori è importante essere coinvolti e considerati anche dopo l’acquisto effettuato. Offerte e sconti personalizzati possono quindi rafforzare la relazione. Alla luce del nuovo GDPR e della generale diffidenza delle persone nei confronti del trattamento dei propri dati, è importante che le aziende prendano in considerazione l’aspetto della sicurezza e della privacy. Deve diventare prioritario riuscire a rispondere in maniera puntuale alle richieste dei clienti sulle modalità del trattamento dei dati ed essere il più trasparenti possibili a riguardo. Perdere la fiducia di un cliente, significa perdere il cliente stesso. Ecco tre consigli che possono aiutare le imprese a gestire la privacy dei dati senza dover rinunciare alla personalizzazione.
- Apertura e trasparenza: comunica ai nuovi e ai vecchi clienti in che modo gestisci la privacy dei loro dati e assicurati che questo sia fatto con trasparenza, articolando chiaramente i termini e le condizioni.
- Il nuovo GDPR prima di tutto: le aziende di tutte le dimensioni stanno cercando di capire gli obblighi del nuovo GDPR per colmare il gap tra la situazione attuale e quanto richiesto dal decreto. È probabile che da questa analisi emerga la necessità di aggiornamenti per riuscire a rispondere ai requisiti. Ricordati che, come dice un proverbio, “un elefante si mangia un morso alla volta”. Procedi quindi per piccoli passi, senza però perdere di vista le tempistiche e i costi necessari ad essere pronti entro il 25 maggio 2018.
- La sicurezza deve essere trasversale: le informazioni sono potenzialmente a rischio durante tutto il loro ciclo di vita. Adotta quindi le opportune misure per fare in modo che la sicurezza sia garantita ogni qual volta le informazioni vengono distribuite, condivise e archiviate, indipendentemente dal dispositivo utilizzato e dal fatto che questo avvenga dentro oppure fuori i confini dell’azienda. Anche la cancellazione deve essere sicura; i servizi di data cleansing, ad esempio, assicurano la rimozione dei dati dai dispositivi multifunzione una volta che questi vengono dismessi.
Contatti per la stampa
Marta Oldani
Media Relation & Social Media Specialist
Ricoh Italia
Tel. 02 91987680
marta.oldani@ricoh.it
Seguici su:
www.facebook.com/RicohItalia
https://twitter.com/RICOHItalia
www.linkedin.com/company/ricoh-italia-srl
www.youtube.com/user/ricohitalia